jamadrin Una camminata classica, tra sole , lago, montagna e… capre, dal rifugio Boffalora al Monte Crocione.
Questa camminata è una delle più classiche, almeno per me, ottima vista e percorso tranquillo. Ho fatto spesso anche da solo in quanto il percorso è veramente molto tranquillo e si incontra sempre qualche altro camminatore.
Con la neve di solito si parcheggia al alpe di Colonno, in quanto la strada di solito non viene pulita ed è ghiacciata, quando invece non c’è neve si può arrivare fino al ruifugio Venini ( per chi non ha voglia di camminare molto o non può).
Partendo dal rifugio Boffalora si segue la strada per il rifugio Venini, volendo si può fare una piccola “scorciatoia”, che facciamo sempre in salita, abbastanza ripida, ma questa sarà l’unica salita ripida della camminata.
Dapprima si costeggia e passa a fianco e sotto gli ultimi alberi della montagna. Passato il bosco la strada sarà tutta panoramica, si passa da un alpeggio aperto in estate che vende anche formaggi e prodotti km0, e qui, salendo, sulla sinistra abbiamo una prima vista panoramica verso la Svizzera.
Si prosegue sempre lungo la strada carrareccia e sulla destra è possibile vedere tutto il panorama sul lago di Como, i monti che lo circondano e anche il rifugio Venini.
La strada è abbastanza facile e si sale ammirando il panorama circostante; si raggiunge quindi con facilità il rifugio Venini, da qui ci sarebbe la deviazione con una leggera salita verso il monte Galbiga, ma oggi decidiamo di non affrontare questo pezzo, quindi proseguiamo sempre verso la nostra meta, il monte Crocione.
Superato il rifugio e presa la direzione verso il monte Crocione, passiamo sotto al monte di Tremezzo in quanto transitiamo per un piccolo alpeggio dove in estate ci sono le capre e dove fanno degli ottimi formaggi, il panorama si apre verso la diramazione del lago di Como, ed è sempre un belvedere.
Qua il sentiero seppur comodo è abbastanza scivoloso in quanto molto fangoso, ed è sempre così se il terreno è umido, o la notte si forma del ghiaccio, che col primo sole si scioglie, visto che siamo sul versante sud.
Il sentiero è praticamente pianeggiante fino a giungere ad un gruppo di case diroccate dal tempo, tranne una a cui hanno sistemato il tetto, probabilmente dove le capre vanno la notte per ripararsi, infatti in fondo vediamo la cima del monte Crocione con tante simpatiche caprette.
Ultimo sforzo e giungiamo sulla cima, da qui il panorama è sempre spettacolare, soprattutto in una bella giornata assolata come questa. Da qua si vede quasi tutto il lago di Como, si vede la cima del lago, si vede Lecco, ma non Como in quanto il lago gira verso sinistra.
Pausa pranzo con colazione al sacco come quasi la maggior parte delle volte, la preferisco ti fa vivere la montagna con occhi diversi, in compagnia delle caprette, che vorrebbero forse qualcosa da mangiare, ma meglio di no.
Dopo il pranzo e esserci riposati e goduti la vista ripartiamo per il ritorno, ma passiamo dal monte di Tremezzo, saliti anche su questa cima ci godiamo ancora il panorama con una bella la vista a 360°. Quante cime si vedono e quante ne abbiamo già “conquistate” è sempre bello arricchire la vista, la mente e il cuore.
Dopo questa sosta ci prepariamo al ritorno e ci dirigiamo ancora verso il rifugio Venini, preso d’assedio da una miriade di persone, arrivate in macchina ( vergona!!! ). Segnaliamo che al rifugio vendono anche prodotti locali, tra cui il miele. Mentre non consigliamo il caffé.
Ora proseguiamo per la strada a ritroso fino a ritornare al rifugio Boffalora dove abbiamo lasciato l’auto.
In conclusione il percorso è adatto a tutti.
Sentiero : 9/10
Panorama e natura : 9/10
Voto complessivo : 9/10
